PICELLO BROS
Il ritorno in duo dei fratelli Francesco Pepicelli e Angelo Pepicelli, dopo un’assenza decennale dalle sale da concerto in questa formazione, si realizza con nuovo progetto, PiCello Bros, caratterizzato da varie proposte di programmi molto originali
Specchi deformanti
La meravigliosa cantabilità della Romanza beethoveniana, famosa anche per la funzione pubblicitaria televisiva, trova il suo alter ego contemporaneo nella composizione di Molinelli, un omaggio al brio creativo di Schnittke. Al centro del programma si specchiano, deformi, l’intensa, rivoluzionaria seconda Sonata del tedesco e quella cromatica, angosciante del russo.
Fili segreti
Sono quelli che legano questi quattro capolavori, caratterizzati da un cuore centrale racchiuso fra un preludio e un finale. Così la troppo poco eseguita composizione giovanile di Petrassi si specchia in uno dei tre testamenti cameristici di Debussy, mentre le altezze bachiane esaltate da Busoni si riflettono nella nuova trascrizione del gioiello di Franck.
Codici inversi
Dallo spirito vitale della Polonaise giovanile di Chopin si approda alla fine del programma al suo grande testamento spirituale, un vero e proprio poema cameristico, ma solo dopo essere passati attraverso le atmosfere postbelliche delle suggestive opere degli altri due compositori polacchi, che tanto ricordano Shostakovich. Un rincorrersi di rifrazioni sorprendenti e, al contempo, spiazzanti.
Featuring
Sempre alla ricerca di nuove esperienze musicali nelle quali immergersi e rispecchiarsi, i PiCello Bros. presentano al pubblico collaborazioni con importanti artisti per dar corpo a progetti originali e inconsueti.
La prima di queste collaborazioni è con Andrea Oliva, flautista di fama internazionale.
Insieme propongono un programma ricco di novità e impreziosito dalla trascrizione della Jazz Suite di Šostakovič per flauto, violoncello e pianoforte, commissionata dagli stessi musicisti.